Vogliamo mettercelo un lingotto d'oro in quello zainetto di emergenza?

Stefano Saldarelli

2 giorni faTempo di lettura: 2 min

Dopo la brillante uscita della Sig.ra Von Der Leyen, che pochi giorni fa ha parlato di "attivare le risorse dormienti in banca" (n.d.r. i risparmi privati degli europei), probabilmente per finanziare le spese militari europee, ecco arrivare – con altrettanta leggerezza – il video della Sig.ra Hadja Lahbib.

Rispettando alla perfezione i tempi comici – degni di una comparsata a Zelig – e avvalendosi di un montaggio in stile sitcom americana, completo di applausi e risate fuori campo, ci viene proposto un video tutorial che sfiora il grottesco.

Poiché siamo chiaramente nel pieno del "teatro dell’assurdo", ho deciso di estrarre almeno due concetti sensati, cercando di riportare un minimo di valore e costrutto alla faccenda:

Da tempo, la Commissione Europea si impegna a minimizzare l’uso del contante, a favore del digitale. Eppure, nel video, la Sig.ra Lahbib stessa afferma che, in caso di emergenza, “cash is king” e a seguire "le carte di credito potrebbero diventare solo un pezzo di plastica". Nulla da aggiungere.
E qui entro io, con una sana faziosità (che mi concedo volentieri): se mai doveste pensare di preparare uno zainetto di emergenza – che ovviamente auguro a tutti, me compreso, di non dover mai utilizzare – vi invito a valutare seriamente l’idea di infilarci dentro anche dei lingotti d’oro.

What’s in My Bag – Survival Edition — Immagine generata con AI

Perché? Perché in uno scenario di vera emergenza (non la puntura di una zanzara, diciamo), la svalutazione della moneta fiat è una possibilità concreta, anzi, direi altamente probabile. L’oro, al contrario, è riconosciuto ovunque come valore assoluto e, nella sua forma good delivery, è scambiabile nel mondo intero come vera e propria moneta.

Giusto per completezza: la Sig.ra Hadja Lahbib è Commissaria europea responsabile della preparazione e gestione delle crisi. Il suo video si intitola “What’s in My Bag – Survival Edition”.

Altri commenti sarebbero come “sparare sulla Croce Rossa”. Anche se – mi rendo conto – accostare "sparare" e "Croce Rossa", in questo contesto, è già di per sé di cattivo gusto.

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